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Lettera Sulla Bellezza

  • Immagine del redattore: Renato Marano
    Renato Marano
  • 31 ott 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 7 nov 2023

Abstract


In questo primo articolo di questo nuovo format l’autore cerca di capire l’importanza che hanno le piccole cose, cerca di capire come le emozioni riescano a dare a qualcosa di tanto comune da apparire insignificante un valore più profondo di quello che in realtà non sembrino avere. Una breve lettera che cerca di far capire quanto sono potenti le nostre emozioni e quanta ripercussione esercitino poi sul nostro concetto di bellezza e sul nostro innamoramento delle piccole cose.


14/06/2023 05:30


La solitudine ha un problema. Ha tanti vantaggi, la solitudine. Nascosti, fra le righe, fra le parole del silenzio. Nascosti dove nessuno guarda; lì dove solo pochi cercano: chi ha la testa fra le nuvole e sa bene che cercare le cose a terra è più che inutile, perché sotto al letto al massimo ci trovi le scarpe.

Però ha un problema, la solitudine: la libertà del valore. Tutto è libero di avere il valore che si vuole dargli. Ma così il valore perde il proprio significato, perché tutto ha valore e nulla lo ha. E così quando qualcuno avvita il tappo del dentifricio non è speciale se non per una scelta che rende tutto speciale allo stesso modo: in modo facoltativo. Ma la specialità, il valore, mai possono essere davvero facoltativi.

Avete mai esperito il valore che avvitare il tappo d’un dentifricio può avere? Se siete tanto fortunati io, fossi in voi, lascerai la pelle rilassarsi quanto basta per sorridere un attimo. Quando quel valore non è un’imposizione che si mette da sé, ma che è imposta da qualcosa di esterno. Una persona, un evento o, meglio ancora, la massima espressione dell’umano essere: l’emozione.

Questo forse è degno d’una vita intera: un attimo in cui avvitare il dentifricio è qualcosa di speciale e non lo è in modo facoltativo.

Mi dissero tempo fa che le emozioni erano sopravvalutate. Mi dissero anni fa che le emozioni erano semplicemente tutto ciò che avevamo. Ed io dico ora che le emozioni sono tutto ciò che di valore esiste. Quello sparuto attimo di vita in cui le cose hanno un valore in sé. Le persone sono emozioni in sé, gli eventi sono emozioni, i ricordi sono emozioni. E le emozioni sono l’unica cosa che dà alla vita valore.

Per questo l’artista è Re della vita: perché è Re delle emozioni.


Vidi una volta una donna seduta, volto incorniciato fra le dita delle mani. Nulla di più. Era nascosta dalla calca di persone, seduta su un sedile della metro A di Roma nel 2023. Quell’attimo è stampato nella mia memoria più di tanti altri molto più importanti. Una donna, vecchia, seduta in metro. Tutto qui.

Ma c’era l’emozione.

Cosa non farei per un’emozione, cosa non farei per sentirmi più uomo… Tutto vale la propria umanità e nulla ne vale la privazione. Se v’è qualcosa per cui vale la pena lottare in un mondo dove le lotte sono mitologie di combattimenti in nomi di ideali fraintesi, modificati, narrati, rivisitati, indottrinati… Be’, questa è la propria umanità.

Chiunque non lotti per l’emozione non lotta per nulla, perché per lottare non basta essere vivi, bisogna essere umani.


Come solo guardo un dentifricio che viene avvitato e so… So che v’è emozione in quel gesto. Questo basta a farmi sorridere.

E voi? Voi lo sapete che nell’avvitare un tappo di dentifricio c’è emozione?

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